Scenes from the experimental short film Solitudine by the Italian independent director Romano Scavolini. During the movie, excerpts from Vincenzo Cardarelli’s poem, Tempi immacolati, are read.
Una volta, su questo mondo, il beneficio che avevo era immenso e ignorato. Non sospettando l’ampiezza ed il pericolo dei miei appetiti, godevo le cose più rare e pregne di soddisfazione. Le mie allegre curiosità non erano state ancora dalla coscienza scoperte e turbate. tra me e le ore vigeva un accordo esatto. Potevo anche sparire e dimenticarmi, ero sicuro che al momento scritto non avrei perso l’entrata. E se mi ricordo che già, in quel tempo così naturale, estremamente inclinato a fidarmi e aspettare, andavo con mite follia ammettendo impossibili ubiquità e visite miracolose, è perché tutte le cose hanno un passato e un presentimento: anche il mio male di ora. Ma sono stato avvertito in forma di sussulti, ho conosciuto l’ignoto trepestìo delle sorprese che neanche si sognano, e la dolcezza dei connubi che strappano, prima del disinganno, la sua potenza all’amore! Quand’è che una tale grazia ha cominciato a finire ? Noi non possiamo seguire le oblique magie del tempo. Il tempo è dietro di noi, ma come fondo che non appare, a questa, che è la vita, azione di contrasti nel vuoto Impercettibile come l’ordine che si muove, infallibile e retto come il male, non distoglie le cose e non le affronta: si contenta di sfiorarle. E questa piaga che mi s’è scoperta sull’anima insensata quando nacque era appena una volatile impronta delle sue dita. E ora! già sono passato, viandante disorientato al mio stesso paese, messo in sospetto dalla realtà, acquisto agl’inganni, con tutto il destino degli anni a venire già bell’e tramontato nel ricordo di quelli che ho vissuto.
Vincenzo Cardarelli – Tempi immacolati